lunedì 13 ottobre 2014

La Voce e il Serpente

Il metodo Vocal Harmonics in Motion utilizza il simbolo, la metafora, gli archetipi per un lavoro profondo e completo sulla voce.

Utilizzo il fonema MO. 

M crea il radicamento e il contatto con la terra, O l'apertura e l'accoglienza, la comprensione, il contenitore.

La linea ORIZZONTALE nota singola tenuta: la vita, il corpo, la materia

La linea VERTICALE  glissando dal grave all'acuto e dall'acuto al grave;intervalli: la connessione, lo spirito, l'energia
Uniti formano la croce, le quattro direzione: la materia incontra lo spirito.
Il SERPENTE si muove e trasforma le linee in melodia: il rinnovamento, la rinascita.

© 2014 Lorenzo Pierobon

lunedì 1 settembre 2014

I 7 pilastri del benessere Vocal Harmonics in Motion

Le tecniche multidisciplinari del metodo Vocal Harmonics in Motion®. sono rivolte alle persone intese come esseri umani completi costituiti da: corpo, mente, spirito. Partire per questo viaggio significa riappropriarsi dei colori del suono enfatizzando gli armonici presenti nella voce naturale.
Il metodo VHM si concentra in particolare su aree specifiche per identificare i punti di forza da consolidare, o le zone deboli da rinforzare. 
Tramite un questionario e la successiva elaborazione delle risposte si ottiene un grafico che identifica il percorso da intraprendere. 

1. Pianificazione personale: consiste nell’identificare un possibile scopo della nostra esistenza, attingendo dalle esperienze passate, collocandole nel presente per realizzare obiettivi nel futuro, che siano in grado di conferire uno scopo realistico alla vita.
2. Gestione dell’ambiente: è l’abilità che consente di sviluppare i nostri talenti e di riconoscere le opportunità, per superare le avversità che si presentano nel corso della nostra esistenza.
3. Flusso di crescita personale: significa acquisire la consapevolezza di aver iniziato un cammino di crescita, mettersi in gioco, essere aperti al nuovo, mantenere ed alimentare la sensazione di essere in un flusso continuo di esperienze di crescita che contribuiscono a migliorare la nostra persona
4. Autonomiaadattare il proprio comportamento alle situazioni per sentirsi in grado di agire in maniera indipendente,  al di la dei condizionamenti culturali,sociali, emozionali  che spingono ad atteggiamenti conformisti. 
5. Gestione relazionale: misura la capacità di instaurare relazioni personali, sociali, sentimentali, sviluppando le caratteristiche di empatia e di vicinanza con le persone.
6. Benessere personale: un buon livello di autostima e di auto accettazione personale permettono di fare i conti con i nostri limiti e di accedere ad un’area di “comfort” in cui tutti gli aspetti della nostra persona, positivi o negativi, possano essere accettati e compresi senza deviare da quella che è la nostra natura più intima.
7. Spiritualità: coltivare ed integrare questa qualità con tutte le precedenti in modo da rendere armoniosa la propria esistenza, libera da condizionamenti, paure e dubbi che non appartengono alla nostra natura.

Possiamo quindi parlare di un approccio transpersonale alla musicoterapia . Il metodo utilizza inoltre tecniche  di deep listenings, rilassamento guidato, gestione dello stress, rivitalizzazione dei centri energetici, massaggio sonoro con campane tibetane, didgeridoo e diapason e lettino armonico.
Questo metodo è particolarmente indicato a chi utilizza la voce in modo professionale: cantanti, attori, doppiatori, insegnanti, managers, negoziatori, trainers. Consigliato anche per professionisti nell'ambito artistico: danzatori e musicisti per incrementare la creatività e per utilizzare la voce come strumento di crescita della propria professionalità.
Le nostre proposte sono particolarmente indicate per chi è sottoposto allo stress ed alla frenesia della vita quotidiana, ma anche per chi semplicemente intende intraprendere un percorso interiore e di crescita con e attraverso la voce.

Tutte le attività creative sono molto utili per raggiungere un buon equilibrio. La musica, come anche il canto e la danza, ha bisogno di ordine e concentrazione per esprimere al meglio le sue potenzialità creative e artistiche.  Essa ha un effetto positivo sia a livello fisiologico sia psicologico, in quanto, attraverso i suoni, può far emergere sensazioni e stati d’animo inconsci. Di fatto, la musicoterapia transpersonale permette di esprimersi attraverso un codice alternativo a quello verbale e proprio per questo può essere di aiuto a chi ha  difficoltà ad esprimere le proprie emozioni, per sbloccare resistenze o conflitti interiori.
Il terapeuta utilizza soprattutto suoni, voce,musica, silenzi e movimenti per aprire un canale di comunicazione privilegiato, Prevale quindi una modalità di comunicazione non verbale, dando così particolare valore alle emozioni, alle sensazioni, alle immagini, ai ricordi. 

© 2014 Lorenzo Pierobon  


mercoledì 9 luglio 2014

La Voce e l'intenzione

Guarda il video

La notizia della ragazza thai che addormenta gli elefanti con il suono della voce sta facendo il giro del web ed è stata persino rilanciata sui TG nazionali, sinceramente non capisco lo stupore, la voce accompagna da tempo immemore l'evoluzione dell'essere umano ed ha un potere che va oltre la parola, la comunicazione sociale, l'utilizzo artistico; quindi se una madre è in grado di addormentare il proprio bimbo con una ninna nanna perchè non dovrebbe  succedere altrettanto tra due esseri viventi, anche se di specie diverse?  In questo caso come in altri casi del genere ciò che conta non sono solo i parametri fisici/musicali: altezza, timbro, intonazione, melodia, ma un altra "frequenza" ad altissimo rendimento : l'intenzione. Ecco il segreto della Voce...

Fonte Corriere.it

Un capannone nell’Elephant Nature Park a Mae Taeng, un centro fondato nel 1996 nel nord della Thailandia per salvare e riabilitare i pachidermi strappati dallo sfruttamento turistico. C’è l’elefante Lek, che in thailandese significa «piccolissima», e la sua guardiana Faa Mai. I due hanno stretto un legame unico. In un video, che ha iniziato a circolare molto sui forum e social network, si vede la ragazza cantare per una dolce ninna nanna il suo grosso amico. Lui, cullato dalla quella voce si addormenta subito iniziando a russare sonoramente. Il centro ospita 35 elefanti.

lunedì 28 aprile 2014

Musica e cibo


Tutto è collegato, la musica ha una influenza che va oltre la nostra immaginazione. Influisce su tutti i sistemi di cui è composto l'essere umano, e quindi anche la nostra alimentazione...

Se forse è azzardato dire che la musica cambia il sapore dei cibi è certo però che può influenzare il modo in cui li mangiamo e la gradevolezza del gusto che percepiamo.
Questo almeno per quegli alimenti che per noi hanno una valenza emozionale particolare: la musica suscita emozioni e ben si accompagna al consumo di questi cibi.
 La musica influenza quanto e come mangiamo
Uno studio apparso sulla rivista Appetite sembrerebbe confermare la relazione fra musica e percezione del gusto e del sapore dei cibi. I ricercatori hanno reclutato un gruppo di 78 studenti universitari sui quali hanno studiato gli effetti della musica sul consumo di alcuni cibi.
I risultati evidenziano come la musica avrebbe un effetto sia sul quantitativo di cibo consumato che sulla durata dei pasti. A risultati complementari giunge un precedente studio sul consumo di cibi e musica nei fast food.
Sembrerebbe infatti che mantenere un basso livello di musica e di illuminazione contribuisca a creare un ambiente più rilassato in cui aumenterebbe la piacevolezza percepita del cibo riducendone il consumo.

Il jazz e il cioccolato…

E’ di recente pubblicazione sul sito della rivista Appetite uno studio proveniente da un gruppo di ricercatori dell’Università del Kansas che ha esplorato se e come la musica influenzi la percezione del sapore dei cibi a seconda che questi siano o meno emozionalmente connotati.
Il legame fra cibo e emozioni è molto forte soprattutto per alcuni alimenti associati a particolari ricordi o soggetti ad essere utilizzati come comfort foods nei momenti di maggiore stress.
Ebbene, secondo questo gruppo di ricercatori, in certo tipo di sottofondo musicale influenzerebbe il sapore dei cibi più emotivamente connotati come il cioccolato, mentre non avrebbe un’influenza significativa sul sapore percepito di altri alimenti più emozionalmente “neutri”. I
n particolare, il jazz sarebbe uno dei generi musicali più influenti dell’aumentare la gradevolezza del sapore di questi cibi.

Ogni cucina ha la sua “musica”?

Secondo lo psicologo sociale Leon Rappoport, l’associazione fra musica e sapore dei cibi avrebbe anche una valenza culturale.
Diversi tipi di musica, infatti, potrebbero essere stabilmente associati a differenti tipologie di cucine in base a stereotipi culturali condivisi, almeno nella cultura statunitense che è quella entro la quale l’Autore ha svolto le sue ricerche.
I risultati sono esilaranti: se la musica country e western sarebbero associate al barbecue e al pollo fritto, il rock varrebbe da sottofondo ad una pizza o un hamburger, mentre la più sofisticata e colta musica classica meglio si accompagnerebbe ad un’aragosta (Rappoport, L., Come mangiamo: appetito, cultura e psicologia del cibo, Ponte alle Grazie, 2003).
Che un sottofondo musicale di un certo tipo sia in grado di influenzare i comportamenti di consumo delle persone è storia nota, almeno nel marketing commerciale; queste ricerche evidenziano comunque ancora una volta quanto l’alimentazione rappresenti per noi onnivori esseri umani un comportamento dalle valenze psicologiche complesse e inevitabilmente multisensoriali.
articolo di Cristina Rubano (fonte http://www.crescita-personale.it )

lunedì 3 marzo 2014

Musicoterapia, un aiuto ai malati di cancro




Finalmente stanno arrivandio i giusti riconoscimenti. Anche in Italia sono stati istituiti percorsi di questo tipo per pazienti oncologici, ho avuto il piacere di portare il mio lavoro sulla voce proprio all'interno di una ricerca di questo tipo, con ottimi risultati, sull'umore, lo stress, la sopportazione di fasi dolorose etc...




Foto: Musicoterapia, un aiuto ai malati di cancro
di Mattia Rosini - 27.01.2014 |
Un aiuto ai malati di tumore potrebbe arrivare dalla musicoterapia. Lo rivela una ricerca americana pubblicata sulla rivista Cancer. Che mostra come gli interventi di musicoterapia siano in grado di fornire un fondamentale supporto psicologico e sociale ai giovani e agli adolescenti con il Cancro. I ricercatori del Therapeutic Music Video hanno condotto il loro intervento su 113 pazienti dagli 11 ai 24 anni, sottoposti a cure contro il cancro. Con lo scopo di aiutare i ragazzi a esplorare ed esprimere pensieri ed emozioni sulla loro malattia, che altrimenti sarebbero rimasti inespressi. Hanno scoperto così che scrivere canzoni e girare video musicali aiuta i ragazzi a migliorare le loro strategie di affrontamento della malattia, e a gestire meglio ai fattori di stress. Al punto che, alcuni mesi dopo le cure, i ragazzi mostravano una migliore integrazione nel contesto familiare e sociale.